GABBIE INVISIBILI DELLA SOLITUDINE
NEL DITTICO JANÁČEK/POULENC, NUOVO ALLESTIMENTO
FIRMATO DA ANDREA BERNARD AL TEATRO NAZIONALE
Il diario di uno scomparso e La voix humaine,
nella versione per pianoforte eseguita da Donald Sulzen, dal 18 al 24 ottobre con
Veronica Simeoni, Matthias Koziorowski e Anna Caterina Antonacci

«Il cuore di questo lavoro nasce dal desiderio di mettere in dialogo due opere lontane per lingua, forma e contesto, ma unite da un identico nucleo emotivo: la solitudine e l’impossibilità di comunicare davvero». Andrea Bernard si riferisce al dittico che accosta Il diario di uno scomparso (Zápisník zmizelého) di Leoš Janáček e La voix humaine (La voce umana) di Francis Poulenc. Il regista nato a Bolzano, classe 1987, per il suo debutto con l’Opera di Roma firma questo nuovo allestimento in scena dal 18 al 24 ottobre 2025 al Teatro Nazionale. Riconosciuto sulla scena internazionale, Bernard è uno dei più giovani vincitori del Premio Abbiati (miglior regista emergente 2024 per il suo Don Carlo). «Non parlo di una solitudine intesa come semplice isolamento – prosegue il regista – bensì come condizione dell’anima, capace di trasformare lo spazio e il tempo in gabbie invisibili. Ho immaginato entrambe le vicende ambientate in due stanze di uno stesso albergo, come se le due storie si svolgessero nello stesso istante. Un “non-luogo” anonimo, neutro, di passaggio, che non racconta nulla di chi lo abita se non l’appartenenza sociale. Qui il passato e il futuro si affacciano soltanto attraverso i pensieri dei protagonisti». Così Bernard descrive l’approccio alle due opere, parabole identitarie messe in relazione dal regista attraverso la costruzione scenografica di due stanze dello stesso hotel, grazie alle scene di Alberto Beltrame. Completano l’allestimento i costumi di Elena Beccaro e le luci di Marco Alba.
I due atti unici vengono proposti nella versione per pianoforte, eseguita dallo statunitense Donald Sulzen.

Il primo, Il diario di uno scomparso di Janáček su libretto di Josef Kalda, arriva per la prima volta nella storia dell’Opera di Roma e in continuità con la proposta del compositore ceco di questi anni, di cui sono state rappresentate al Costanzi Káťa Kabanová (2022), Da una casa di morti (2023) e Jenůfa (2024). Protagonisti il tenore Matthias Koziorowski e il mezzosoprano Veronica Simeoni. Koziorowski, resident guest nell’ensemble dell’Opera di Graz, dove si è esibito come tenore solista nel War Requiem di Britten e nelle Scene dal Faust di Goethe di Schumann, è stato anche membro dell’ensemble dell’Opera di Halle. Simeoni è stata già interprete per l’Opera di Roma in The Bassarids di Henze con la regia di Mario Martone e La damnation de Faust di Berlioz firmata da Damiano Michieletto, spettacoli entrambi vincitori del Premio Abbiati.

La voix humaine di Poulenc, dal celebre libretto di Jean Cocteau, torna dopo le messe in scena del 1971 con la regia di Sandro Sequi e del 2001 con quella di Giorgio Barberio Corsetti, e dopo il concerto diretto da Maxime Pascal nel 2017. Protagonista di quest’ultima era proprio Anna Caterina Antonacci. Cantante tra le più raffinate della sua generazione, ha affrontato numerose volte questo titolo di Poulenc, recentemente anche con la regia di Emma Dante. Antonacci al Teatro Nazionale incontra nuovamente Donald Sulzen dopo i concerti che li hanno visti interpreti alla Wigmore Hall di Londra e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

Composti a quarant’anni di distanza l’uno dall’altro Il diario di uno scomparso (1917-19) e La voix humaine (1958) descrivono due tormenti d’amore radicali. In Janáček quello del giovane Jan invaghito della zingara Zefka per cui decide di lasciare la famiglia d’origine, in Poulenc la conversazione al telefono di una donna con l’uomo che l’ha lasciata. Due capolavori del contemporaneo che hanno ispirato generazioni di artisti, fra cui Annibale Ruccello, il cui dramma Le cinque rose di Jennifer richiama i temi de La voix humaine di Cocteau.

Dopo la prima rappresentazione, sabato 18 ottobre (ore 20), Il diario di uno scomparso / La voix humaine torna in scena al Teatro Nazionale domenica 19 (ore 16.30), martedì 21 (ore 20), giovedì 23 (ore 20) e venerdì 24 ottobre (ore 20).
Info: https://www.operaroma.it/
Biglietti: https://www.operaroma.it/spettacoli/il-diario-di-uno-scomparso-la-voix-humaine/ al botteghino dell’Opera di Roma secondo gli orari di apertura e, nei giorni di spettacolo, da un’ora prima l’inizio, al Teatro Nazionale.